Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi.
(Leo Longanesi)
Nasce a Torino nel 1957 da famiglia borghese.
Diventa laico al Collegio San Giuseppe di Torino, abbandonato nel 1972 dopo un acceso dibattito sul dogma della verginità della Madonna.
Simpatizzante della gioventù liberale, si iscrive a 17 anni al partito radicale in occasione del referendum sul divorzio. E’ l’Italia dei diritti civili.
Segretario nazionale del PR dal 1984 al 1988. Gli anni del caso Tortora, dei referendum sulla Giustizia e sul Concordato.
Deputato nazionale e parlamentare europeo fra il 1983 e il 1992.
Scioperi della fame, marce, proteste, raccolte firme, comizi.
Arrestato a Praga nell’agosto 1988 per una manifestazione in ricordo di Jan Palach, è espulso a vita dalla Cecoslovacchia dove ritorna su invito ufficiale del presidente Vaclav Havel nel maggio 1990.
Organizza la prima visita del Dalai Lama al Parlamento italiano, manifesta a Pechino in ricordo dei dissidenti di piazza Tien an Men nel 1992.
Nel 1994 abbandona “un partito radicale ridotto a caricatura di sé stesso” . Scrive per l’Indipendente, il Foglio, il Tempo. Fondatore dell’Osservatorio laico sul Giubileo, animatore della campagna per la libertà di ricerca in Italia. Dal 2002 è imprenditore e scrittore.